Informazioni sul mondo di neonati e bambini

La quercia come simbolo della famiglia

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giovedì 6 febbraio 2014

venerdì 24 gennaio 2014

Tenerezza, speranza, pazienza

Senza questi tre atteggiamenti (tenerezza, speranza, pazienza), non è possibile rispettare la vita e la crescita del nascituro.
La tenerezza ci impegna, la speranza ci proietta verso il futuro, la pazienza accompagna la nostra attesa nel faticoso trascorrere dei giorni. E i tre atteggiamenti costituiscono una sorta di concatenamento per questa vita che va crescendo giorno dopo giorno.
Quando non ci sono questi atteggiamenti, allora il bambino diventa un "oggetto", distante da suo padre e da sua madre, e molte volte "qualcosa" che dà fastidio, come un intruso nella vita degli adulti, che pretendono di vivere tranquilli, ripiegati su loro stessi in un egoismo paralizzante.
(Papa Francesco)

lunedì 3 giugno 2013

domenica 21 ottobre 2012

mercoledì 15 luglio 2009

L'attenzione alle emozioni dei bambini

"Dici:
è faticoso frequentare i bambini.
Hai ragione.
Aggiungi:
perché bisogna mettersi al loro livello,
abbassarsi, scendere, piegarsi, farsi piccoli.
Ti sbagli.
Non è questo l'aspetto più faticoso.
E' piuttosto il fatto di essere costretti a elevarsi
fino all'altezza dei loro sentimenti.
Di distaccarsi, allungarsi, sollevarsi
sulle punte dei piedi.
Per non feririli."
(J. Korczak)

mercoledì 4 marzo 2009

L'attaccamento madre-bambino


Troppo speso nel nostro approccio verso il neonato lo trattiamo come se fosse "nuovo di zecca". Trascuriamo il fatto che egli è in realtà il culmine di un'esperienza stupefacente durata quaranta settimane... Guardando il neonato come se fosse "saltato fuori completamente formato dal cervello di Zeus" perdiamo le opportunità che la sua storia come feto può fornirci.

T.B. Brazelton

domenica 1 febbraio 2009

La Vita

La vita è un'opportunità, coglila.
La vita è bellezza, ammirala.
La vita è beatitudine, assaporala.
La vita è un sogno, fanne una realtà.
La vita è una sfida, affrontala.
La vita è un dovere, compilo.
La vita è un gioco, giocalo.
La vita è preziosa, abbine cura.
La vita è ricchezza, conservala.
La vita è amore, godine.
La vita è un mistero, scoprilo.
La vita è promessa, adempila.
La vita è tristezza, superala.
La vita è un inno, cantalo.
La vita è una lotta, accettala.
La vita è un'avventura, rischiala.
La vita è felicità, meritala.
La vita è la vita, difendila.
(Madre Teresa di Calcutta)




martedì 13 gennaio 2009

Dedicato ai bambini

Dedico questa canzone a tutti i bambini a cui è stata strappata l'infanzia (anche al bambino interno di ogni adulto).




State buoni se potete
Testo di Luisa Zappa Branduardi


State calmi adesso bambini,
facciamo un po' silenzio,
Se cercate di essere buoni
vi canterò una storia.
Sarà una di quelle serene
che vanno a finire bene,
non ci saranno gli uomini neri
che turbano i pensieri.

State buoni adesso bambini,
venite più vicini.
La storia di questa sera
la canto sottovoce
per non svegliare le cose strane
che dormono nel buio...
Così anche la notte nera
non ci fa più paura.

giovedì 1 gennaio 2009

Che sia un anno di Pace (Benvenuto 2009)

Pace come Amore
Pace come Solidarietà
Pace come Perdono
Pace come Valore Educativo
Pace come Dono
Pace come Cammino
Pace come Dignità
Pace come Obiettivo
Pace come Amicizia
Pace come Diritto
Pace come Progetto
Pace come Verità
Pace come Cibo e Acqua
Pace come Eternità
Pace come Anima
Pace come Umiltà
Pace come Silenzio
Pace come Vocazione
Pace come Famiglia
Pace come Armonia
Pace come Serenità
Pace come Tolleranza
Pace come Accettazione
Pace come Cambiamento
Pace come Positività
Pace come augurio per tutto il 2009: che entri nelle case e nei cuori di tutti!!

(Il disegno, raffigurante un folletto che spinge un mondo fatto di fiori, è stato realizzato da Sofia Venturelli, I Media per il concorso Poster per la Pace 2006-2007)

sabato 27 dicembre 2008

Un regalo per papà


Pochi giorni prina di Natale, Luigina ebbe chiaro cosa regalare al suo papà. Così, prese una scatola di scarpe e comprò della carta da regalo per rivestirla. La scatola avrebbe contenuto il suo regalo.

La famiglia di Luigina era molto povera, e quando il papà vide che Luigina stava usando la carta da regalo per foderare una scatola di scarpe, si arrabbiò molto: "Ma come, usi tutta quella carta per foderare una scatola?!?" - tuonò con un grosso vocione - "Lo sai che non abbiamo soldi!".
Luigina, nonostante tutto, prese la scatola e la carta e continuò nella sua impresa.

Arrivò il giorno di Natale, e Luigina tutta orgogliosa diede la scatola al suo papà, cha alla sua vista fece una smorfia poco comprensibile, ma non certo molto contenta.
Il papà prese la scatola rivestita con una bellissima carta da regalo e la aprì. Cosa vide? Niente. La scatola era vuota.
Preso da una grande ira, gridò: "Luigina, hai sprecato tutta questa costosa carta da regalo per foderare una scatola di scarpe, e per di più è vuota!!!!"
Luigina rispose: "Ma papà, la scatola non è vuota, contiene 1000 baci per te!".

Da quel giorno, il papà di Luigina tenne la scatola rivestita sulla sua scrivania dell'ufficio, ed anche se i colleghi vedevano la scatola e pensavano che era vuota, lui sapeva che conteneva i 1000 baci che Luigina gli aveva regalato.

martedì 2 settembre 2008

Addio, magiche lucciole!


Erano notti magiche quando si andava a caccia di lucciole. Mi ricordo che ce ne erano tantissime! Trasmettevano veramente qualcosa di surreale: non dimenticherò mai quelle notti.

Si partiva tutti insieme, si catturavano e si mettevano in un barattolo. La mattina dopo si trasformavano magicamente in soldi spicci.

Era un gioco innocente: i genitori (non tutti, ma molti) appena noi bambini ci addormentavamo, liberavano le lucciole per scambiarle con i soldini.

Mi ricordo ancora l'emozione che provavo quando riuscivo a prenderne una e a tenerla in mano, cercando di capire quale fosse il suo segreto che le permetteva di luccicare.

I bambini di oggi e quelli di domani non godranno più di tanta magia. L'inquinemento le sta uccidendo (inoltre le lucciole si cibano di lumache, quindi pensate nei posti dove viene fatto largo uso di lumachicidi a causa di terreni coltivati, ormai sparsi ovunque) portando via con sè questo meraviglioso mondo fatto di natura, realtà e fantasia.

Una poesia per salutare la piccola lucciola:

brilla di notte e nessuno
sdrucciola,
di notte brilla con mille sorelle
e par che il cielo abbia perso
le stelle
che son cadute tutte sul prato
e tu cammini… in un cielo
stellato!


martedì 15 luglio 2008

domenica 8 giugno 2008

Sguardi...

“A partire dai due mesi e mezzo, quando iniziano gli scambi di sguardi, i neonati possono rimanere in silenzio, occhi negli occhi con i genitori, anche per molti secondi, un minuto o di più. I neonati non si comportano nello stesso modo quando guardano altri oggetti. Sguardi reciproci e prolungati privi di parole sono un evento molto raro durante la vita adulta. Se due adulti si guardano negli occhi senza parlare per più di cinque secondi è spesso il preludio a una rissa o ad una intimità sessuale. […]
I baci si imparano, di solito, prima dei due anni di età, gli abbracci molto prima. Ai bambini piace anche accarezzare e tenere tra le mani il viso del genitore”.

(Stern, 1993)

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