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La quercia come simbolo della famiglia

venerdì 17 settembre 2010

Passeggini: saperli guidare

Oggi a Brescia ci saranno le Olimpiadi del passeggino: genitori con il passeggino, occupato dal loro figlioletto, faranno una gara "a chi arriva primo" (con il figlio vivo, ovviamente :)
Lo scopo è quello di passare una giornata in famiglia.

L'idea mi sembra buona, ma forse se fosse stata proposta il fine settimana avrebbero partecipato più papà e mamme lavoratrici e meno baby-sitter e/o nonne. Ma al di là di questo, volevo anche scrivere dei pensieri su come sia importante imparare a guidare il passeggino, almeno nelle grandi città.

Infatti le neo-mamme, o le neo-nonne, o le baby-sitter sono costrette a prendere una sorta di patentino (ottenuto per ripetute esperienze nel giro di una passeggiata di due ore circa), per stare attente a:

  • le macchine che non si fermano neanche se si sta sulle strisce pedonali;
  • a evitare tutte le cacche dei cani sui marciapiedi;
  • a cercare lo spazio più agevole tra due macchine parcheggiate proprio sullo "scivolo" dei marciapiedi;
  • a fare acrobazie, mettendo in moto i propri bicipiti, per alzare il passeggino per scendere da un marciapiede, e risalire dall'altra parte, quando non c'è il famoso "scivolo". Cosa che capita per la maggiore!

Per andare a fare una passeggiata con il proprio bambino bisogna, in pratica, farsi il segno della croce e subire uno stress incredibile.

Si, è proprio rilassante.


Certo, a Brescia fermeranno il traffico, oggi. Ma di solito, vi assicuro che è stressante girare con il passeggino. Anni fa, quando durante l'università racimolavo qualche soldino facendo la baby-sitter, ho consciuto parecchie mamme, nonne e colleghe che preferivano non uscire piuttosto che dover sfidare i pericoli della strada e farne fronte con abilità fisica e mentale. Soprattutto le nonne, che sono le persone a cui le mamme e i papà lasciano con maggiore sicurezza i propri figli!! Si preferisce non uscire o uscire solo per necessità.


Anche in questo caso si tratta di cultura e civiltà, che non c'è, e per cui bisognerebbe fare una "campagna di diffusione". In Italia si fanno le campagne più assurde e spesso per i normali diritti che ogni cittadino dovrebbe avere.

Concludo con la speranza che qualcosa si possa cambiare nella mente delle persone: magari parcheggiando o portando in giro il cane riusciranno ad essere meno menefreghiste (è sicuramente chiedere troppo abbattere, non dico le barriere mentali, come spesso dice una mia amica blogger, ma almeno quelle architettoniche - vedi marciapiedi).

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Capisco perfettamente quello che hai raccontato nel post: ogni volta che spingo un passeggino per la mia città e che spingo la carrozzella di una mia amica, incontro talmente tanti ostacoli che mi passa la voglia di passeggiare.
Purtroppo chi non si è mai trovato nella situazione di spingere una carrozzella o un passeggino non può capire il disagio provocato dalle macchine parcheggiate in divieto, dalle biciclette appoggiate ai muri, dalle cacche per terra...
E' triste rendersi conto che certe persone sono incivili semplicemente per comodità propria.

Ne approfitto per farti i complimenti per il blog ;-)

Paola Romitelli ha detto...

Ben arrivata :) e grazie!!

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