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La quercia come simbolo della famiglia

domenica 8 febbraio 2009

Tuo figlio è sicuro in macchina?

I bambini dai 0 ai 14 anni che si feriscono a causa di incidente stradale sono circa 11000 all'anno. Di questi circa 130-150 muoiono in seguito all'incidente.

Le statistiche mostrano che nella maggior parte dei casi i bambini deceduti in seguito a incidenti non erano assicurati con gli appositi sistemi di ritenuta. Questo significa che erano in braccio ai genitori, oppure dietro, ma in piedi fra i sedili anteriori invece che seduti e legati con la cintura di sicurezza.

Perché succede questo? Perché i genitori non fanno in modo che i bambini stiano seduti in macchina secondo le norme di sicurezza?

Le risposte sono molteplici.
Tra queste si può sicuramente ricordare la superficialità con cui spesso gli esseri umani reagiscono, quella che fa dire "a me non succederà", "guido talemente bene che è inutile che ti metti la cintura", o semplicimente non ci si pensa, al peggio.
Peccato che spesso gli incidenti non dipendono dal guidatore, che a volte ci si può distratte anche se si è un pilota da formula1, e che la frase "a me non succederà" non è basata su niente di concreto, ma deriva da pensieri ed emozioni che non si basano sul reale.
E, l'incidente è in agguato.

Un altro motivo, riguarda alcuni neogenitori, specialmente le mamme, che nei primissimi anni di vita del bambino pensano che tenerlo stretto a se stesse sia la migliore delle protezioni da dare, e in virtù di questo pensiero, sentirlo piangere perché messo nel freddo seggiolino diventa insoportabile. In un certo modo queste mamme non hanno torto. Esse, nei primi anni di vita del neonato, hanno particolarmente attiva una memoria antica, istintuale, quella secondo cui anche gli scimpanzè si tengono i figli aggrappati al pelo, al proprio corpo, addirittura anche quando combattono, perché l'istinto gli dice che devono fare così per proteggerlo.
Purtroppo però, non viamo più in un "bosco" e le macchine, prodotto del "progresso" hanno il ruolo di plasmare il cervello, di farci dimenticare chi eravano e quanto siamo uniti alla natura e, così, le mamme devono combattere contro il naturale istinto che fa pernsare che il proprio corpo sia la migliore protezione per i figli.
Perché andare contro l'istinto? Perché l'incidente è in agguato.

Il seguente video che riporta cosa succede con un impatto a 50 km/h, dove nè la mamma nè il bambino sono legati con la cintura.



In seguente video, invece, fa vedere cosa succede ad una mamma, con la cintura di sicurezza, e al bambino che ha in braccio. (nel video le braccia della mamma non reggono il bambino, ma non pensate che sia perché è un fantoccio e non ha l'uso delle braccia, succede anche se si pensa di poter tenere saldo a sè il bimbo).



Quando i bambini possono stare sul seggiolino, vale la pena combattere il proprio istinto, sopportare il pianto e magari fare in modo che non si slacci dalle cinture se riesce in tale impresa.
Quando i bambini sono più grandi, devono star seduti nei sedili posteriori con le cinture. spesso invece sono in piedi, tra i sedili anteriori: posizione pericolosissima in caso di incidente. Non fateli stare così! Ne va della loro vita.

I genitori che mettono il proprio bambino nel seggiolino sono più numerosi rispetto al passato. Facciamo in modo che diventino ancora più numerosi.


1 commenti:

Francesca ha detto...

Ciao Paola,
sono venuta a trovarti anche qui!!!
Io faccio parte del numero dei genitori che non mette in moto se prima tutti non sono ben assicurati ai loro posti con le cinture allacciate!!!
Ne vedo molti di bimbi senza cinture o in piedi tra i sedili anteriori o che gironzolano per la macchina... e ogni volta mi viene la pelle d'oca!!!
Un abbraccio
Francesca

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