Informazioni sul mondo di neonati e bambini

La quercia come simbolo della famiglia

domenica 13 maggio 2018

Cosa si può fare quando un bambino è impulsivo

Bambina sgridata dalla mamma
Fin da quando una donna o un uomo decidono di avere un figlio, iniziano a pensarsi come genitori, e quindi come educatori. Ciò è importante poiché non è un mestiere semplice, anzi, come il vecchio S. Freud dice, è il mestiere più difficile che esiste.

L'educazione comprende anche l'insegnamento delle varie regole di comportamento da avere in varie situazioni. Saper relazionarsi con una regola è importante.

Che succede quando un genitore, o educatore, si trova di fronte ad un bambino dinamico, vivace, che non riesce a stare attento per molto tempo perché il suo corpo grida al movimento? Come fare se abbiamo di fronte un bambino che non pensa prima di agire? Come fare quando il bambino è disattento, disordinato, non sta mai fermo sulla sedia ed e impossibile studiare?

STRATEGIE EFFICACI

- I genitori sono quelli che decidono. Se vi accorgete che nella vostra famiglia accade il contrario, c'è qualcosa che non va. Vi faccio un esempio che può sembrare banale: se una madre prima di preparare il pranzo o la cena chiede sempre a suo figlio "cosa vuoi per cena?", i ruoli molto probabilmente sono invertiti. Il figlio dovrebbe arrivare a tavola e mangiare quello che c'è. Il rispetto del ruolo genitoriale, e quindi di chi educa parte anche da questioni di cibo.

- I genitori devono andare d'accordo. Ovviamente è impossibile non discutere o litigare, fa parte dei giochi. Ma sull'educazione dei figli e sulle decisioni da prendere a riguardo si deve viaggiare sullo stesso binario. Se non si è d'accordo, non è necessario rispondere subito ad un quesito di vostro figlio, basta dirgli la verità "Ne parlo con tuo padre e prenderemo una decisione".

- Imporre UNA regola fondamentale. Partire da due o più regole sarebbe fallimentare. I genitori di un bambino vivace, devono scegliere una prima regola, importante si, ma che sia fattibile da rispettare sia da parte dei genitori che da parte del bambino. 

- Giocate con vostro figlio. E quando lo fate, la REGOLA FONDAMENTALE è che si finisce (e si mette a posto) un gioco prima di cominciarne un altro. 


Provate queste strategie per qualche mese prima di far etichettare vostro figlio come un iperattivo (ADHD) o come uno "scansafatiche" o peggio come un oppositivo-provocatorio (DOP) e magari imbottirlo di farmaci con effetti collaterali importanti già da così piccolo!

E se proprio non riuscite, sappiate che esistono numerosi studi che provano la validità di interventi cognitivo-comportamentali o relazionali e come questi siano meno immediati ma più efficaci degli interventi farmacologici.


martedì 1 maggio 2018

Vado a trovare un neonato: le 10 regole da rispettare

Quando si va a trovare un neonato, o ci si prepara al suo arrivo, è importa rispettare alcune regole di base che trovate anche nell'immagine e di cui spiegheremo i motivi di seguito.



  1. Lavarsi le mani prima di toccare un neonato. Le mani sono un ricettacolo di batteri perché tocchiamo tutto, magari i soldi, un animale o piuttosto ci si è coperti il naso per uno starnuto. 
  2. Non prendere in braccio il neonato se si indossano giacche o cappotti. Questi indumenti non vengono lavati spesso e non solo ci coprono dal freddo, ma anche dal contatto con altre persone, cose e animali; soprattutto se utilizziamo i mezzi pubblici. Non perché persone, cose e animali con cui veniamo a contatto sono contagiose a prescindere, ma perché tutti possiamo essere portatori di qualcosa che potrebbe far male al neonato.
  3. Mai baciare viso e mani del neonato se non si è la mamma od il papà. In generale non dovrebbero farlo neanche loro, soprattutto se raffreddati o se vengono da fori casa. Ma è ovvio che è una cosa quasi impossibile da chiedere ai genitori. Anche se siete i genitori, fatelo con prudenza. La bocca è portatrice di molte infezioni e se, ad esempio, abbiamo un herpes non ancora evidente ne siamo comunque portatori e ciò è nocivo per il pupo. Lo stesso per mal di gola, raffreddori vari ecc. ecc.
  4. Non mettere il profumo. può dare fastidio sia alla neomamma che al neonato. Inoltre tutti i profumi contengono delle tossine che se inalate si vanno ad aggiungere e sommare ad un'aria già di per sé inquinata.
  5. Non fumare vicino al neonato. In realtà non basta. Alcune ricerche hanno trovato un'alta correlazione tra familiari fumatori e la "morte in culla". Non significa che il fumo possa esserne la causa diretta, ma la correlazione c'è e questo ci dice che dobbiamo tare attenti. Sarebbe meglio che il fumatore aspettasse circa 30 minuti prima di riavvicinarsi al neonato ed essersi lavato le mani e viso (soprattutto se ha barba e/o baffi).
  6. Non stressate la neomamma con discorsi su allattamento, sonno eccetera a meno che non sia lei a proporre questi argomenti. Sarà lei a scoprire come fare la mamma e ha trovare un equilibrio con il suo speciale bambino.
  7. Non dare mai consigli alle neomamma se non richiesti. In pratica come sopra!
  8. Mai prendere in braccio il neonato senza chiedere il permesso. E' vero che è una cosa spontanea e bella, ma bisogna tener presente vari fattori: non sappiamo se al neonato piace andare in braccio a persone che non siano i suoi genitori, la mamma potrebbe non gradire, soprattutto se sono i primi giorni di vita del bimbo, magari sta dormendo e lo si potrebbe svegliare....
  9. Non disturbare un neonato che dorme. Il detto "il sonno del neonato è d'oro" ha delle radici neurobiologiche. Infatti il cervello è l'unico organo che continua a crescere dopo la nascita. Soprattutto nel primo anno di vita, durante il sonno, i neuroni continuano ad essere mielinizzati, cioè ricoperti di una sostanza che permette la trasmissione di informazioni tra neuroni. Cosa che non avviene da svegli.
  10. Scaglionare le visite. Mamma e bambino necessitano di tranquillità. E' importante chiamare e sapere se la nostra visita quel giorno è gradita o se si accavalla ad altre visite. Inoltre sarebbe opportuno non andare presso il domicilio, durante il primo mese e mezzo di vita del bambino poiché il più delicato. Mese in cui madre e bambino imparano a conoscersi e in cui i genitori devono trovare un nuovo equilibrio di coppia. 

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